Zoc ed Nadèl: Natale alla Romagnola | Consorzio Vini di Romagna
dicembre 2023 | Tradizione

Zoc ed Nadèl: Natale alla Romagnola

L’Italia, si sa, ha un’infinita ricchezza di tradizioni e rituali atavici, figli di un’eredità culturale con le radici nella campagna e nella vita rurale. Il periodo delle feste è senz’altro uno dei momenti in cui questi antichi rituali emergono con maggior forza simbolica: tra le molte tradizioni natalizie che solcano la penisola, una delle più suggestive è quella del ceppo di Natale – in Romagna, il “Zoc ed Nadèl”.

Zoc ed Nadèl: Natale alla Romagnola  | Consorzio Vini di Romagna

Originariamente, in Romagna e altre parti d’Italia questo rito aveva luogo all'interno delle case, dove il capofamiglia si dedicava all'accensione del ceppo il giorno della Vigilia, per poi lasciarlo ardere fino all’Epifania.  

Il ceppo – precedentemente benedetto, in alcuni luoghi – veniva posizionato nel camino o in un luogo centrale della casa; mentre le fiamme ardevano lentamente, le famiglie si riunivano attorno al fuoco, osservando con attenzione l’ondeggiare delle fiamme e leggendovi gli auspici per l'anno a venire, scambiandosi storie e leggende, speranze e preghiere. 

Le ceneri del “Zoc” assumevano spesso, in Romagna, un significato magico: venivano conservate con cura per essere sparse nei campi per favorirne la fertilità, o sul tetto delle case per proteggerle da tempeste e fulmini. Spesso venivano persino mescolate con il mangime degli animali, per scongiurare eventuali malattie. 

Nel corso dei secoli, in un naturale processo di evoluzione e allontanamento dalla vita rurale e dalle abitudini contadine, la tradizione domestica si è trasformata in una celebrazione corale, che ha luogo, ancora oggi, nelle piazze di alcuni paesi. 

In particolare, a Modigliana il rito del “Zoc ed Nadèl” è rimasto una celebrazione cardine nella comunità: il 24 dicembre, la piazza principale del paese si trasforma in un luogo di grande festa e condivisione – un grande ceppo viene acceso dando inizio a un rogo che arderà fino al 6 gennaio. Durante questi giorni, la piazza diventa il cuore pulsante della festa: ogni sera è animata da eventi, spettacoli e specialità enogastronomiche della tradizione romagnola, e grandi e piccini, paesani e non, si radunano nel cuore della comunità, partecipando alla magia del fuoco che brucia incessantemente. 

Come ogni cerimonia tradizionale, il "Zoc ed Nadèl" trascende il tempo e porta con sé lo spirito di generazioni e popoli. È un momento di convivialità che ha attraversato i secoli e ha cambiato forma, ma non significato: condivisione, speranza, e celebrazione della comunità.

È quello che vogliamo augurare anche a voi in questo tempo: buone feste a tutti dalla Romagna – che il fuoco natalizio porti a famiglie e attività un 2024 all’insegna dei migliori auspici!