Le sottozone del Romagna Sangiovese: Serra | Consorzio Vini di Romagna
ottobre 2024 | Territorio

Le sottozone del Romagna Sangiovese: Serra

Torniamo a nord verso Serra, sottozona eterogenea quanto complessa.

Le sottozone del Romagna Sangiovese: Serra | Consorzio Vini di Romagna

Qui scorre il Senio, lambendo i comuni di Riolo Terme e Casola Valsenio, e abbracciando parti di Faenza, Brisighella e Imola. Le colline si alzano dai 60 metri sul livello del mare fino a toccare i 250 nelle zone più elevate, creando un panorama che riflette perfettamente la complessità del Sangiovese che vi nasce.

Serra è una terra eterogenea, caratterizzata da suoli che cambiano radicalmente a seconda dell’altitudine – da argille rosse e grigie negli aerali più bassi, a marne gessose e terre ocra più in alto.

Le zone principali di Serra sono quattro. Nella fascia più a nord, i suoli sono fertili e profondi, di natura argillo-ferrosa: qui nascono Sangiovese fruttati, leggeri e vibranti, con una freschezza che sembra rispecchiare l’energia giovane di queste colline. Scendendo verso sud – il cuore della sottozona – i suoli si fanno argillo-calcarei, e qui il Sangiovese acquista maggiore profondità e complessità. Il frutto, già vivace, si arricchisce di calore e volume, mentre i tannini diventano più decisi, creando vini strutturati ma sempre eleganti.

Seguendo il corso del Senio, ci imbattiamo nei calanchi che tagliano il paesaggio. Qui, la viticoltura è più limitata, ma dove la vite riesce a prosperare, i vini si arricchiscono di una sorprendente nota minerale, figlia dei terreni marnosi che contraddistinguono questa porzione di Serra. Infine, verso sud, ci addentriamo verso il lembo più occidentale del Parco della Vena del Gesso Romagnola, dove il paesaggio cambia ancora una volta prendendo un aspetto quasi lunare, con le poche vigne che si affacciano su terreni duri e poco generosi.

Nonostante queste variazioni, il Sangiovese di Serra ha tratti comuni che lo rendono subito riconoscibile. Il colore è intenso, con sfumature profonde, mentre al naso si sprigionano note nitide di amarena e ciliegia scura. Al palato, l’equilibrio tra acidità e tannini crea un gioco di contrasti che si conclude in un sorso pieno e armonico, sostenuto da una morbidezza alcolica che accompagna piacevolmente il finale. Sono vini che, grazie alla loro struttura e freschezza, si prestano all’invecchiamento, regalando con il tempo nuove sfumature e complessità.

La rocca

La Rocca di Riolo Terme, maestosa e ben conservata, è un testimone silenzioso del passato di questa terra. Costruita alla fine del XIV secolo, la fortezza presenta ancora oggi le sue caratteristiche medievali, con il fossato e le caditoie che raccontano storie di difese e assedi. Oggi, la Rocca è un centro culturale vitale, che ospita mostre, eventi e percorsi storici, mantenendo vivo il legame tra passato e presente.