Le Sottozone del Romagna Sangiovese: Predappio | Consorzio Vini di Romagna
settembre 2024 | Territorio

Le Sottozone del Romagna Sangiovese: Predappio

Appena a sud-est di Forlì si estende la vasta sottozona di Predappio, sinonimo di un Sangiovese minerale e longevo, vigoroso nel temperamento tannico e notevolmente incline all’invecchiamento – ma dalle mille differenti sfumature.

Le Sottozone del Romagna Sangiovese: Predappio | Consorzio Vini di Romagna

Il territorio di Predappio si sviluppa su due vallate parallele, quelle dei torrenti Rabbi e Bidente; i vigneti crescono ad elevazioni varie – dai circa 100 metri sul livello del mare nei pressi di Forlì, fino a raggiungere i 400 metri nelle aree più elevate di San Zeno e Galeata. I suoli, qui, sono eterogenei e variabili, grazie ad un’articolata struttura geologica.

La sottozona può essere suddivisa in sei aree principali - Predappio Alta, Fiumana, Ravaldino, Vecchiazzano, Cusercoli, San Zeno. A nord, i suoli spaziano dalle argille tenaci alle sabbie plioceniche, producendo vini vigorosi e tannici, ideali per l’invecchiamento. Nella parte nord-est, i terreni argillo-calcarei e le intrusioni arenacee danno vita a vini più avvolgenti e intensi nel frutto, mentre a ovest, su suoli argillosi e compatti, si ottengono vini con una spiccata ruvidezza tannica e una leggera nota amarognola. Verso sud-ovest, i terreni marnoso-gessosi conferiscono ai vini una struttura solida e una particolare mineralità. Infine, lungo la valle del Bidente e nelle aree più elevate di San Zeno, i suoli ricchi di arenaria producono Sangiovese freschi, con un frutto succoso e sensazioni vegetali leggere, caratterizzati da eleganza e agilità.

La viticoltura a Predappio vanta una storia antica. Già negli statuti comunali del 1383 si trovano riferimenti alla viticoltura, con regolamenti precisi che imponevano la recinzione delle vigne e limitavano la vendita di vini forestieri fino a esaurimento del "vino nostrano". Nel corso dei secoli, la produzione vinicola è rimasta parte integrante della vita e dell’economia del territorio. Oggi, Predappio continua a rappresentare uno dei territori più importanti per la produzione del Sangiovese in Romagna; la ricchezza dei suoli, la varietà climatica e l’antica tradizione vitivinicola fanno di questa sottozona un punto di riferimento per chiunque voglia scoprire le tante sfumature del Sangiovese romagnolo.

La Rocca di Predappio

Immersa nella storia, la Rocca di Predappio è un'affascinante fortezza risalente al 1283, costruita da Giovanni d'Appia, consigliere e comandante delle truppe del papa Martin IV inviate in Romagna per riconquistare le terre cadute sotto la dominazione ghibellina, di cui Dante fa cenno nel XXVI canto. Dopo una sconfitta, Giovanni si rifugiò su questo colle e fece erigere il castello, dando vita al nome del borgo stesso: Predappio, da prè - pietra in dialetto romagnolo. Oggi, la Rocca si trasforma in un palcoscenico per eventi speciali, aprendo le sue porte solo in occasioni selezionate durante l'estate.