Le sottozone del Romagna Sangiovese: Longiano | Consorzio Vini di Romagna
novembre 2023 | Territorio

Le sottozone del Romagna Sangiovese: Longiano

Il viaggio tra le sottozone del Sangiovese di Romagna si sposta a Longiano, terra dalle molteplici anime

Le sottozone del Romagna Sangiovese: Longiano | Consorzio Vini di Romagna

Tra i 60 e i 300 metri slm, nella parte più orientale del Cesenate, le vallette del Pisciatello, del Rigossa, Tuso, e soprattutto del Rubicone disegnano il profilo di una sottozona dalle molteplici anime. 

Il Rubicone – dove Giulio Cesare pronunciò la celebre frase “il dado è tratto” – era il confine tra l'Italia e le Gallie durante l'epoca repubblicana dell'antica Roma; oggi come ieri questa zona è una terra di cerniera fra le aree collinari e quelle che digradano verso la Via Emilia e il mare, e offre panorami straordinari con balconi naturali e paesaggi rurali autentici e poco antropizzati. 

Sono quattro le zone di produzione della sottozona di Longiano, quattro crinali dalle caratteristiche eterogenee e personalità peculiari. 

Partendo da est, la prima zona va da Montiano a Monteleone: qui, i terreni arenacei e l’altitudine si traducono in Sangiovese scattanti e agili, dalla spiccata mineralità e maggiore propensione all'invecchiamento.

Da Longiano - borgo memorabile per lo spettacolare Castello Malatestiano, che sorge sul picco della rocca - a Roncofreddo, il profilo cambia, e le pendenze si fanno più morbide e l’altitudine diminuisce, la matrice argillosa prevale e dà origine a vini più caldi, con un profilo fruttato più evidente e una tannicità più rugosa.  

Proseguendo lungo il Rubicone, da Savignano verso Borghi, i terreni prevalentemente alluvionali sono terra di Sangiovese più semplici e di facile bevibilità; ai confini più orientali, infine, i calanchi e le tipiche argille grigie danno carattere a vini più simili a quelli che si troveranno poi nel Riminese, più robusti e meno sfumati, maturi e scuri nel frutto, voluminosi al palato.