Un aspetto caratteristico della Romagna è la storica divisione tra viticoltura di collina e di pianura. Se per la prima, tradizionalmente, sono state scelte le uve di Sangiovese, la pianura è certamente il regno del Trebbiano.
La diffusione del Trebbiano in pianura favorisce la raccolta di uve adatte alla creazione di vini giovani e scalpitanti, che i romagnoli hanno sempre utilizzato come bianchi quotidiani e beverini. Una tradizione a cui si aggiunse, tra la fine dell’800 e la seconda metà del ‘900, una produzione di Trebbiano dedicata alla creazione di Vermouth e distillati.
UNA LUNGA TRADIZIONE SPUMANTISTICA
Pochi sanno, però, che le uve Trebbiano venivano anche utilizzate come basi per vini frizzanti e spumanti. Il fatto di avere aromi non particolarmente marcati e un buon livello di acidità fissa, rende la varietà tipica della Romagna una perfetta “base” per le bolle prodotte in Europa: lo dimostrano le cospicue esportazioni verso Germania, Austria e Francia.
Nei primi anni del ‘900 la fama degli spumanti romagnoli era indiscussa. Nelle case non c’era brindisi che si svolgesse senza gli spumanti locali e, all’estero, fioccavano i riconoscimenti. Le fonti storiche dimostrano che gli «Champagne di Romagna» – lo Champagne Sarna di Francesco Baldi, prodotto nel Faentino o lo Champagne La Tour, prodotto nella fattoria dei principi Torlonia a San Mauro Pascoli, solo per portare qualche esempio – riscuotevano ampi consensi anche oltre confine.
Questa incredibile storia spumantistica – passata in secondo piano e purtroppo quasi dimenticata dopo le grandi Guerre – oggi è, al contrario, fonte di una riscoperta innovatrice, che ha portato i produttori e il Consorzio Vini di Romagna a dare nuovo impulso alle bollicine locali attraverso il progetto NOVEBOLLE.
LE BOLLE “NOVE”
NOVE come «Novecento», il periodo d’oro dello spumante romagnolo. NOVE come nuove. NOVE come i colli della gran fondo ciclistica “Nove Colli” che si snoda lungo le colline vitate della Romagna. NOVEBOLLE nasce dalla vendemmia 2019 con un’idea ben chiara: la Romagna è terra di grandi spumanti e l’orgoglio di questo know how è radicato nei vitigni iconici della sua terra. Perciò NOVEBOLLE nasce come progetto di valorizzazione: un marchio collettivo capace di riunire e rendere identificabili in modo immediato le produzioni spumantistiche DOC della Romagna, dando forza e significato al rilancio di una tradizione rinnovata.
La creazione di NOVEBOLLE è di fatto il culmine di un processo capace di fondere conoscenza, creatività, comunicazione e visione. E ha dato vita a un nuovo concetto di sparkling wine, contemporaneo eppure radicato nella storia, innovativo e, allo stesso tempo, fortemente identitario.
LE CARATTERISTICHE
NOVEBOLLE ha l’ambizione di raccogliere sotto un unico marchio – riconoscibile e immediatamente evidente – tutte le etichette che ciascun produttore vinifica seguendo il disciplinare del Romagna Spumante Doc.
Un disciplinare che parla chiaro: al centro del processo produttivo ci sono il Trebbiano e il Sangiovese, varietà iconiche del territorio, alfieri della pianura e della collina.
Le uve destinate al NOVEBOLLE possono essere prodotte esclusivamente nelle provincie di Forlì/Cesena, Ravenna e Rimini e, dal punto di vista produttivo, sono ammesse sia la presa di spuma in autoclave (metodo Martinotti – Charmat), sia la rifermentazione in bottiglia (Metodo Classico).
Due le versioni: il bianco e il rosato. La base del NOVEBOLLE Romagna Bianco DOC Spumante è il Trebbiano (almeno il 70% del totale), mentre il Sangiovese diventa il sorprendente protagonista del NOVEBOLLE Romagna Rosato DOC Spumante (anche qui, minimo il 70%), contribuendo a definire un profilo aromatico punteggiato da piccoli frutti rossi e un elegante accenno tannico.
Si tratta di vini dalla spuma fine e persistente, dai profumi fini e delicati, freschi, sapidi e armonici al palato, perfetti per brindare ai momenti speciali e adatti a ogni occasione. Nel Novebolle troviamo uno spumante gastronomico, semplice da abbinare (le versioni vanno dal brut al secco), che fa della piacevolezza un suo punto di forza e della territorialità la sua differenza di valore.
Noi lo consigliamo per accompagnare l’aperitivo, i formaggi freschi e di media stagionatura o una bella carbonara di pesce. Perfetto per i fritti di mare, dà il meglio con gamberi, ostriche e molluschi.